INFORMATIVA SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI (Art. 13 del Regolamento UE 2016/679)
Ai sensi dell’art. 13 del Regolamento UE 2016/679 (in seguito chiamato GDPR) in materia di protezione dei dati personali, il Centro Yoga&Ayurveda Chandra A.S.D. informa che i dati personali raccolti, con riferimento ai rapporti contrattuali instaurati o alle semplici richieste di informazioni, formeranno oggetto di trattamento nel rispetto della normativa sopra citata. In relazione ai suddetti trattamenti il Centro Yoga&Ayurveda Chandra A.S.D. fornisce inoltre le seguenti informazioni:
DATI PERSONALI RACCOLTI
I dati personali raccolti, dietro suo libero ed espresso consenso, sono inerenti esclusivamente a:
– dati identificativi (per esempio: nome, cognome, indirizzo, telefono, fax, e-mail, etc.)
– dati fiscali (richiesti a norma di legge – per esempio codice fiscale, partita iva etc.)
TITOLARE E RESPONSABILE DEL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI (13.1 a, b)
Titolare del trattamento dei dati personali è il Centro Yoga&Ayurveda Chandra A.S.D., con sede in Milano (MI) – Via Astolfo, 4, nella persona del suo Legale Rappresentante, cui l’interessato può rivolgersi in ogni momento, usando la mail: info@chandrayoga.it per l’esercizio dei diritti di cui all’articolo 13.2 lettere b, c, d.
FINALITÀ E MODALITÀ DEL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI (13.1 c)
Le finalità del trattamento dei dati personali sono le seguenti:
1) adempimento degli obblighi di legge connessi al rapporto associativo e realizzazione delle finalità istituzionali della Associazione Sportiva Dilettantistica;
2) gestione organizzativa del rapporto associativo;
3) soddisfare le richieste pervenutaci;
4) per inviarle nostri messaggi, materiale informativo e aggiornamenti in merito alle attività dell’associazione.
Desideriamo inoltre informarla che il conferimento dei suoi dati per i trattamenti di cui ai punti 1, 2 e 3 è OBBLIGATORIO, ed in caso di rifiuto a fornirli non potrà frequentare i nostri corsi e, più in generale, partecipare alle attività organizzate dall’associazione. Se desidera che sia effettuato il trattamento di cui al punti 4 dovrà invece fornirci il suo consenso. Il consenso potrà comunque essere successivamente revocato opponendosi ai trattamenti. I dati personali saranno trattati in forma cartacea, informatizzata e telematica e inseriti nelle pertinenti banche dati cui potrà accedere esclusivamente il titolare e i suoi incaricati. Per quanto riguarda i dati trattati in forma elettronica, si sottolinea che sono state adottate tutte quelle misure di sicurezza appropriate per tutelare i diritti, le libertà e i legittimi interessi dell’interessato come da articolo 22.3 del GDPR.
EVENTUALI DESTINATARI DEI DATI PERSONALI (13.1 e, f)
I dati, o parte di essi, per i fini di cui sopra descritto, con garanzia di tutela dei diritti dell’associato e con divieto di ulteriore comunicazione o diffusione senza Sua esplicita autorizzazione, potranno essere comunicati a soggetti esterni che svolgono funzioni connesse e strumentali all’operatività dell’attività quali: – Studi di commercialisti riconosciuti relativi alla professione di assistenza alle aziende quando la comunicazione è dovuta per legge, oppure è nell’interesse del soggetto (persona fisica o giuridica);
– Studi di avvocati riconosciuti relativi alla professione di assistenza alle aziende quando la comunicazione è dovuta per legge, regolarmente incaricati a tale forma di trattamento nel pieno rispetto delle misure vigenti, o quando la comunicazione è nell’interesse del soggetto.
– Amministrazioni, Enti pubblici, Autorità competenti, Federazioni Sportive, Enti di promozione Sportiva per adempimenti di obblighi di leggi e/o di disposizioni di organi pubblici; Il titolare comunica inoltre che non intende trasferire i dati a un paese terzo extra UE o a un’organizzazione internazionale extra UE, salvo l’uso dello storage all’interno della società Dropbox con sede negli Usa.
PERIODO DI CONSERVAZIONE DEI DATI PERSONALI (13.2 a)
Al termine della prestazione, della fornitura del servizio o della risposta, i dati personali saranno conservati esclusivamente per scopi storici o statistici, in conformità alla legge, ai regolamenti, alla normativa comunitaria e ai codici di deontologia e di buona condotta sottoscritti ai sensi dell’articolo 40 del GDPR, per un periodo come da normativa vigente, oppure, nel caso non siano soggetti ad alcuna legge, per un periodo non superiore a cinque anni. Oltre tale periodo, i dati personali saranno distrutti.
DIRITTI DEGLI INTERESSATI (13.2 b)
In relazione ai predetti trattamenti, Lei ha diritto di chiedere l’accesso ai dati personali e la rettifica o la cancellazione degli stessi o la limitazione del trattamento che La riguarda o di opporsi al loro trattamento, oltre ad avere diritto alla portabilità dei dati. L’esercizio di tali diritti non pregiudica la liceità del trattamento dei suoi dati effettuata sulla base del legittimo interesse, sino al momento dell’esercizio di tali diritti. Lei ha il diritto di proporre reclamo alla Autorità di Controllo competente. Tali diritti possono essere esercitati, tramite posta elettronica, inviando una mail a: info@chandrayoga.it specificando il tipo di richiesta desiderata (es: richiedo la cancellazione dei miei dati, ecc.).
NATURA OBBLIGATORIA O FACOLTATIVA DEL CONFERIMENTO DEI DATI (13.2 e)
Il conferimento dei dati e il relativo trattamento sono obbligatori in relazione alle finalità relative agli adempimenti di natura fiscale; ne consegue che l’eventuale rifiuto a fornire i dati per tali finalità potrà determinare l’impossibilità del titolare del trattamento a dar corso ai rapporti professionali medesimi e agli obblighi di legge.
EVENTUALE ESISTENZA DI UN PROCESSO DECISIONALE AUTOMATIZZATO (13.2 f)
Il titolare informa l’interessato che non esiste un processo decisionale automatizzato, quindi in particolare non esiste un sistema di profilazione. Per conoscere tutti i diritti dell’interessato e le modalità per esercitare gli stessi, si rimanda alla sezione specifica sul sito del Garante della Privacy: www.garanteprivacy.it
INFORMATIVA SUI COOKIE
I cookie sono file di testo che i siti internet inviano ai dispositivi di accesso a internet degli utenti/visitatori (solitamente ai browser) dove sono memorizzati per essere ritrasmessi agli stessi siti alla successiva visita degli utenti.
Vi sono:
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Gli utenti/visitatori dei siti possono sempre scegliere quali cookie autorizzare mediante le specifiche configurazioni dei propri browser trovando le opzioni generalmente nel pannello di amministrazione o di preferenze, con il rischio, tuttavia, di non poter utilizzare alcune parti del siti (cookie tecnici). Il nostro sito utilizza cookie di sessione (che si cancellano alla fine delle sessioni) e persistenti (che permangono nel browser) che hanno la funzione di garantire la navigazione e la fruizione dei servizi (tecnici). Mediante il nostro, sito vengono installati cookie di Google Analytics che forniscono dei rapporti in forma aggregata sulla frequenza con cui gli utenti/visitatori visitano le pagine del sito e per quanto tempo vi permangono. Gli utenti/visitatori possono consultare l’informativa privacy della società Google Inc. relativa al servizio Google Analytics al link http://www.google.com/analytics/learn/privacy.html e, per rifiutare l’utilizzo dei cookie di Google Analytics, come indicato sul sito di Google al link https://support.google.com/analytics/answer/181881?hl=it, devono modificare la configurazione dei browser scaricando il componente aggiuntivo per la disattivazione del JavaScript di Google Analytics (ga.js, analytics.js, dc.js) al link https://tools.google.com/dlpage/gaoptout?hl=it. La disabilitazione dei cookie di Google Analytics non impedisce di usufruire del sito ma di effettuare le predette statistiche.
INTERAZIONE CON I SOCIAL NETWORK
Questi servizi permettono di effettuare interazioni con i social network, o con altre piattaforme esterne, direttamente dalle pagine di questo Sito. Le interazioni e le informazioni acquisite da questo Sito sono in ogni caso soggette alle impostazioni privacy dell’Utente relative ad ogni social network. Nel caso in cui sia installato un servizio di interazione con i social network, è possibile che, anche nel caso gli Utenti non utilizzino il servizio, lo stesso raccolga dati di traffico relativi alle pagine in cui è installato.
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Contributi pubblici ricevuti
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MOG
MODELLOSAFEGUARDING CENTRO YOGA E AYURVEDA CHANDRA ASD
Il presente modello organizzativo e di controllo dell’attività sportiva è redatto dall’ASD/SSDCENTRO YOGA EAYURVEDA CHANDRA ASD come previsto dal comma 2 dell’articolo 16 del d.lgs. n. 39 del 28 febbraio 2021 e
utilizzando le linee guida pubblicate dal CSEN APS.
Si applica a chiunque partecipi con qualsiasi funzione o titolo all’attività della ASD/ SSD, indipendentemente dalla disciplina sportiva praticata. Ha validità quadriennale dalla data di approvazione e deve essere aggiornato ogniqualvolta necessario al fine di recepire le eventuali modifiche e integrazioni dei Principi Fondamentali emanati dal CONI, le eventuali ulteriori disposizioni emanate dalla Giunta Nazionale del C.O.N.I. e le raccomandazioni dell’Osservatorio Permanente del CONI per le Politiche di Safeguarding.
L’obiettivo del presente modello è quello di promuovere una cultura e un ambiente inclusivo che assicurino la dignità e il rispetto dei diritti di tutti i tesserati, in particolare minori qualora ce ne fossero, e garantiscano l’uguaglianza e l’equità, nonché valorizzino le diversità, tutelando al contempo l’integrità fisica e morale di tutti i tesserati.
Diritti e doveri A tutti i tesserati e le tesserate sono riconosciuti i diritti fondamentali:
– a un trattamento dignitoso e rispettoso in ogni rapporto, contesto e situazione in ambito associativo;
– alla tutela da ogni forma di abuso, molestia, violenza di genere e ogni altra condizione di discriminazione, indipendentemente da etnia, convinzioni personali, disabilità, età, identità di genere, orientamento sessuale, lingua, opinione politica, religione, condizione patrimoniale, di nascita, fisica, intellettiva, relazionale o sportiva;
– a che la salute e il benessere psico-fisico siano garantiti come prevalenti rispetto a ogni risultato sportivo.
Coloro che prendono parte a qualsiasi titolo e in qualsiasi funzione e/o ruolo all’attività sportiva, in forma diretta o indiretta, sono tenuti a rispettare tutte le disposizioni e le prescrizioni a tutela degli indicati diritti dei tesserati e delle tesserate.
I tecnici, i dirigenti, i soci e tutti gli altri tesserati e tesserate sono tenuti a conoscere il presente modello, il Codice di condotta a tutela dei minori, qualora ce ne fossero, e per la prevenzione delle molestie, della violenza di genere e di ogni altra condizione di discriminazione e il Regolamento per la tutela dei tesserati dagli abusi e dalle condotte discriminatorie adottato dal CSEN APS.
Prevenzione e gestione dei rischi
Comportamenti rilevanti Ai fini del presente modello, costituiscono comportamenti rilevanti:
– l’abuso psicologico: qualunque atto indesiderato, tra cui la mancanza di rispetto, il confinamento, la sopraffazione, l’isolamento o qualsiasi altro trattamento che possa incidere sul senso di identità, dignità e autostima, ovvero tale da intimidire, turbare o alterare la serenità del tesserato, anche se perpetrato attraverso l’utilizzo di strumenti digitali;
– l’abuso fisico: qualunque condotta consumata o tentata (tra cui botte, pugni, percosse, soffocamento, schiaffi, calcio lancio di oggetti), che sia in grado in senso reale o potenziale di procurare direttamente o indirettamente un danno alla salute, un trauma, lesioni fisiche o che danneggi l’integrità psicofisica del tesserato. Tali atti possono anche consistere nell’indurre un tesserato a svolgere (al fine di una migliore performance sportiva) un’attività fisica inappropriata oppure forzare ad allenarsi atleti ammalati, infortunati o comunque doloranti. In quest’ambito rientrano anche quei comportamenti che favoriscono il consumo di alcool, di sostanze comunque vietate da norme vigenti o le pratiche di doping;
– la molestia sessuale: qualunque atto o comportamento indesiderato e non gradito di natura sessuale, sia esso verbale, non verbale o fisico che comporti fastidio o disturbo. Tali atti o comportamenti possono anche consistere nel rivolgere osservazioni o allusioni sessualmente esplicite, nonché richieste indesiderate o non gradite aventi connotazione sessuale, ovvero telefonate, messaggi, lettere od ogni altra forma di comunicazione a contenuto sessuale, anche con effetto intimidatorio, degradante o umiliante;
– l’abuso sessuale: qualsiasi comportamento o condotta avente connotazione sessuale, senza contatto o con contatto, e considerata non desiderata, o il cui consenso è costretto, manipolato, non dato o negato. Può consistere anche nel costringere un tesserato a porre in essere condotte sessuali inappropriate o indesiderate, o nell’osservare il tesserato in condizioni e contesti non appropriati;
– la negligenza: il mancato intervento di un dirigente, tecnico o qualsiasi tesserato, anche in ragione dei doveri che derivano dal suo ruolo, il quale, presa conoscenza di uno degli eventi, o comportamento, o condotta, o atto di cui al presente modello, omette di intervenire causando un danno, permettendo che venga causato un danno o creando un pericolo imminente di danno. Può consistere anche nel persistente e sistematico disinteresse, ovvero trascuratezza, dei bisogni fisici e/o psicologici del tesserato;
– l’incuria: a mancata soddisfazione delle necessità fondamentali a livello fisico, medico, educativo ed emotivo;
– l’abuso di matrice religiosa: l’impedimento, il condizionamento o la limitazione del diritto di professare liberamente la propria fede religiosa e di esercitarne in privato o in pubblico il culto purché non si tratti di riti contrari al buoncostume;
– il bullismo, il cyberbullismo: qualsiasi comportamento offensivo e/o aggressivo che un singolo individuo o più soggetti possono mettere in atto, personalmente, attraverso i social network o altri strumenti di comunicazione, sia in maniera isolata, sia ripetutamente nel corso del tempo, ai danni di uno o più tesserati con lo scopo di esercitare un potere o un dominio sul tesserato. Possono anche consistere in comportamenti di prevaricazione e sopraffazione ripetuti e atti ad intimidire o turbare un tesserato che determinano una condizione di disagio, insicurezza, paura, esclusione o isolamento (tra cui umiliazioni, critiche riguardanti l’aspetto fisico, minacce verbali, anche in relazione alla performance sportiva, diffusione di notizie infondate, minacce di ripercussioni fisiche o di danneggiamento di oggetti posseduti dalla vittima);
– i comportamenti discriminatori; qualsiasi comportamento finalizzato a conseguire un effetto discriminatorio basato su etnia, colore, caratteristiche fisiche, genere, status socio economico, prestazioni sportive e capacità atletiche ,religione, convinzioni personali, disabilità, età o orientamento sessuale. I comportamenti rilevanti possono verificarsi in qualsiasi forma e modalità, comprese quelle di persona e tramite modalità informatiche, sul web e attraverso messaggi, e-mail, social network e blog.
Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni Il Consiglio Direttivo ha nominato il 30/11/2024 il Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni, con lo scopo di prevenire e contrastare ogni tipo di abuso, violenza e discriminazione sui soci nonché per garantire la protezione dell’integrità fisica e morale degli sportivi ed in generale di tutti i tesserati.
Il Responsabile safeguarding per CENTRO YOGA E AYURVEDA CHANDRA ASD è la Signora Caterina Becchetti.
Il Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni, è soggetto autonomo ed è indipendente dalle cariche sociali e da rapporti con gli allenatori e i tecnici, ha esperienza nel settore, competenze comunicative e capacità di gestione delle situazioni delicate. Sarà opportunamente formato e parteciperà ai seminari informativi organizzati dal CSEN APS al quale CHANDRA ASD è affiliata.
Prima della nomina ha presentato il certificato del casellario giudiziale. Non avrebbe potuto essere, infatti, designato come responsabile chi ha subito una condanna penale anche non definitiva per reati non colposi. In ogni caso, il Responsabile safeguarding all’interno della ASD/SSD svolge funzioni di vigilanza circa l’adozione e l’aggiornamento dei modelli e dei codici di condotta, nonché di collettore di eventuali segnalazioni di condotte rilevanti ai fini delle politiche di safeguarding, potendo svolgere anche funzioni ispettive.
Il Responsabile safeguarding sarà tenuto a sensibilizzazione i membri dell’ASD/SSD sulle questioni di safeguarding e sarà tenuto a collaborare con le autorità competenti.
Il Responsabile safeguarding dovrà definire e pubblicizzare i canali di comunicazione chiari per i membri dell’associazione sportiva per segnalare casi di abuso o maltrattamento e stabilire le procedure per la registrazione e la gestione delle segnalazioni ricevute. Il Responsabile safeguarding dovrà garantire la confidenzialità e la riservatezza delle informazioni riguardanti casi di abuso o maltrattamento essendo tenuto a trattare le informazioni sensibili in modo riservato e nel rispetto della privacy delle persone coinvolte.
Il Consiglio direttivo potrà sospendere o rimuovere il Responsabile safeguarding in caso di mancata conformità ai requisiti o di violazione delle politiche dell’associazione relative alla protezione dei minori.
Uso degli spazi dell’Associazione Deve essere sempre garantito l’accesso ai locali e agli spazi in gestione o in uso all’Associazione durante gli allenamenti e le sessioni prova di tesserati e tesserate minorenni, qualora ce ne fossero a coloro che esercitano la responsabilità genitoriale o ai soggetti cui è affidata la cura degli atleti e delle atlete ovvero a loro delegati. Presso le strutture in gestione o in uso all’Associazione devono essere predisposte tutte le misure necessarie a prevenire qualsivoglia situazione di rischio.
Durante le sessioni di allenamento o di prova è consentito l’accesso agli spogliatoi esclusivamente agli atleti e alle atlete dell’ASD/SSD CENTRO YOGA E AYURVEDA CHANDRA. Durante le sessioni di allenamento o di prova non è consentito l’accesso agli spogliatoi a utenti esterni o genitori/accompagnatori, se non previa autorizzazione da parte di un tecnico o dirigente e, comunque, solo per eventuale assistenza a tesserati e tesserate sotto gli 8anni di età o con disabilità motoria o intellettivo/relazionale, qualora ce ne fossero.
In caso di necessità, fermo restando la tempestiva richiesta di intervento al servizio di soccorso sanitario qualora necessario, l’accesso all’associazione è consentito ad un medico, oppure, in assenza di questo, a un tecnico formato sulle procedure di primo soccorso esclusivamente per le procedure strettamente necessarie al primo soccorso nei confronti della persona offesa. La porta dovrà rimanere aperta e, se possibile, dovrà essere presente almeno un’altra persona (atleta, tecnico, dirigente, collaboratore, eccetera).
Trasferte (seminari residenziali) In caso di trasferte che prevedano un pernottamento, agli atleti dovranno essere riservate camere, eventualmente in condivisione con atleti dello stesso genere, diverse da quelle in cui alloggeranno i tecnici, i dirigenti o altri accompagnatori, salvo nel caso di parentela stretta tra l’atleta e l’accompagnatore. Durante le trasferte di qualsiasi tipo è dovere degli accompagnatori vigilare sugli atleti accompagnati, se minorenni, qualora ce ne fossero, mettendo in atto tutte le azioni necessarie a garantire l’integrità fisica e morale degli stessi ed evitare qualsiasi comportamento rilevante ai fini del presente modello.
Inclusività L’Associazione garantisce a tutti i propri tesserati e ai tesserati di altre associazioni e società sportive dilettantistiche pari diritti e opportunità, indipendentemente da etnia, convinzioni personali, disabilità, età, identità di genere, orientamento sessuale, lingua, opinione politica, religione, condizione patrimoniale, di nascita, fisica, intellettiva, relazionale o sportiva.
L’Associazione si impegna, anche tramite accordi, convenzioni e collaborazioni con altre associazioni o società sportive dilettantistiche, a garantire il diritto allo sport agli atleti con disabilità fisica o intellettivo-relazionale, integrando suddetti atleti, anche tesserati per altre associazioni o società sportive dilettantistiche, nel gruppo di atleti tesserati per l’Associazione loro coetanei.
L’ASD si impegna a garantire il diritto allo sport anche agli atleti svantaggiati dal punto di vista economico o famigliare, favorendo la partecipazione di suddetti atleti alle attività dell’associazione anche mediante sconti delle quote di tesseramento e/o mediante accordi, convenzioni e collaborazioni con enti del terzo settore operanti sul territorio e nei comuni limitrofi.
Contrasto dei comportamenti lesivi e gestione delle segnalazioni
Segnalazione dei comportamenti lesivi In caso di presunti comportamenti lesivi, da parte di tesserati o di persone terze, nei confronti di altri tesserati, soprattutto se minorenni qualora presenti, deve essere tempestivamente segnalato al Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni nominato dalla ASD tramite comunicazione a voce o via posta elettronica all’indirizzo e-mail chandrasafeguarding@gmail.com. La password di accesso a tale indirizzo e-mail sarà in possesso esclusivamente del Responsabile.
In caso dei suddetti comportamenti lesivi, se necessario, deve essere inviata segnalazione al Safeguarding Office CSEN per la tutela dei tesserati dagli abusi e dalle condotte discriminatorie all’indirizzoe-mailsalvaguardia@csen.it. In caso di gravi comportamenti lesivi l’Associazione deve notificare i fatti di cui è venuta a conoscenza alle forze dell’ordine. L’Associazione deve garantire l’adozione di apposite misure che prevengano qualsivoglia forma di vittimizzazione secondaria dei tesserati che abbiano in buona fede:
– presentato una denuncia o una segnalazione;
– manifestato l’intenzione di presentare una denuncia o una segnalazione;
– assistito o sostenuto un altro tesserato nel presentare una denuncia o una segnalazione;
– reso testimonianza o audizione in procedimenti in materia di abusi, violenze o discriminazioni;
– intrapreso qualsiasi altra azione o iniziativa relativa o inerente alle politiche di safeguarding.
Le sanzioni stabilite sono diversificate in ragione della natura del rapporto giuridico intercorrente tra l’autore della violazione e l’Associazione, nonché del rilievo e gravità della violazione commessa e del ruolo e responsabilità dell’autore. Le sanzioni stabilite sono diversificate tenuto conto del grado di imprudenza, imperizia, negligenza, colpa o dell’intenzionalità del comportamento relativo all’azione/omissione, tenuto altresì conto dell’eventuale recidiva, nonché dell’attività lavorativa svolta dall’interessato e della relativa posizione funzionale, gravità del pericolo creato, entità del danno eventualmente creato, presenza di circostanze aggravanti o attenuanti, eventuale condivisione di responsabilità con altri soggetti che abbiano concorso nel determinare l’infrazione, unitamente a tutte le altre particolari circostanze che possono aver caratterizzato il fatto.
Il presente sistema sanzionatorio sarà portato a conoscenza di tutti i Destinatari del Modello attraverso i mezzi ritenuti più idonei dall’Associazione.
Sanzioni nei confronti dei collaboratori retribuiti I comportamenti tenuti dai collaboratori retribuiti in violazione delle disposizioni del presente modello, inclusa la violazione degli obblighi di informazione nei confronti dell’Associazione, e della documentazione che ne costituisce parte integrante (es. Codice di condotta a tutela dei minori e per la prevenzione delle molestie, della violenza di genere e di ogni altra condizione di discriminazione) sono definiti illeciti disciplinari.
Nei confronti dei collaboratori retribuiti, possono essere comminate le seguenti sanzioni, che devono essere commisurate alla natura e gravità della violazione commessa:
– richiamo verbale per mancanze lievi;
– ammonizione scritta nei casi di recidiva delle infrazioni di cui al precedente punto 1;
– risoluzione del contratto e, in caso di collaboratore socio dell’Associazione, radiazione dello stesso. Ai fini del precedente punto:
1. incorre nel provvedimento disciplinare del richiamo verbale per le mancanze lievi il collaboratore che violi, per mera negligenza, le procedure aziendali, le prescrizioni del Codice di condotta a tutela dei minori e per la prevenzione delle molestie, della violenza di genere e di ogni altra condizione di discriminazione o adotti, nello svolgimento di attività sensibili, un comportamento non conforme alle prescrizioni contenute nel presente modello, qualora la violazione non abbia rilevanza esterna;
2. incorre nel provvedimento disciplinare dell’ammonizione scritta il collaboratore che risulti recidivo, durante il biennio, nella commissione di infrazioni per le quali è applicabile il richiamo verbale e/o violi, per mera negligenza, le procedure aziendali, le prescrizioni del Codice di condotta a tutela dei minori e per la prevenzione delle molestie, della violenza di genere e di ogni altra condizione di discriminazione o adotti, nello svolgimento di attività nelle aree a rischio, un comportamento non conforme alle prescrizioni contenute nel presente modello, qualora la violazione abbia rilevanza esterna;
3. incorre nel provvedimento disciplinare della risoluzione del contratto il collaboratore che eluda fraudolentemente le prescrizioni del presente modello attraverso un comportamento inequivocabilmente diretto alla commissione di uno dei reati ricompreso fra quelli previsti agli articoli 600-bis, 600-ter, 600-quater,600-quater.1, 600-quinques, 604-bis, 604-ter, 609-bis, 609-ter, 609-quater, 609-quinques, 609-octies, 609-undecies del codice penale , ovvero che abbiano violato i divieti di cui al Capo II del Titolo I, Libro III del D.Lgs.11/04/2006, n. 198, ovvero siano stati condannati in via definitiva per i reati di cui agli articoli 600-bis, 600-ter,600-quater, 600-quater.1, 600-quinques, 604-bis, 604-ter, 609-bis, 609-ter, 609-quater, 609-quinques, 609-octies, 609-undecies del codice penale e/o violi il sistema di controllo interno attraverso la sottrazione, la distruzione o l’alterazione di documentazione ovvero impedendo il controllo o l’accesso alle informazioni e alla documentazione agli organi preposti, incluso il Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni in modo da impedire la trasparenza e verificabilità delle stesse.
Sanzioni nei confronti dei volontari Non ci sono volontari che prestano il loro servizio presso l’Associazione.
Obblighi informativi e altre misure L’Associazione è tenuta a pubblicare il presente modello e il nominativo del Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni presso la sua sede e le strutture che ha in gestione o in uso, nonché sulla homepage del sito istituzionale (ove sia possibile e l’Affiliata abbia sito internet).
Al momento dell’adozione del presente modello e in occasione di ogni sua modifica, l’Associazione deve darne comunicazione via posta elettronica a tutti i soci e a tutti i tesserati, nonché collaboratori. L’Associazione deve informare il tesserato o eventualmente coloro che esercitano la responsabilità genitoriale o i soggetti cui è affidata la cura degli atleti, del presente modello e del nominativo e dei contatti del Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni, nonché fornire i moduli per formulare la segnalazione.
L’Associazione deve dare immediata comunicazione di ogni informazione rilevante al Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni e dal Safeguarding Office del CSEN APS raggiungibile all’indirizzo mailsalvaguardia@csen.it. L’Associazione deve dare diffusione presso i propri tesserati di idonee informative finalizzate alla prevenzione e contrasto dei fenomeni di abuso, violenza e discriminazione nonché alla consapevolezza dei tesserati in ordine a propri diritti, obblighi e tutele. L’Associazione deve prevedere adeguate misure per la diffusione di o l’accesso a materiali informativi finalizzati alla sensibilizzazione su e alla prevenzione dei disturbi alimentari negli sportivi. L’Associazione deve prevedere un’adeguata informativa ai tesserati o eventualmente a coloro esercitano la responsabilità genitoriale o i soggetti cui è affidata la cura degli atleti, con riferimento alle specifiche misure adottate per la prevenzione e contrasto dei fenomeni di abuso, violenza e discriminazione in occasione di manifestazioni sportive. L’Associazione deve dare comunicazione ai tesserati o eventualmente a coloro esercitano la responsabilità genitoriale o i soggetti cui è affidata la cura degli atleti di ogni altra politica di safeguarding adottata dal CSEN APS.